Parliamo di nuovo di stress post-traumatico e ansia, questa volta riferita alla epidemia di coronavirus in atto.
Perchè parlarne in un podcast sulla medicina tattica? Perchè qualche analogia con la condizione operativa dello scenario tattico effettivamente c’è.
Partiamo dall’equipaggiamento: gli operatori sanitari devono lavorare equipaggiati con mascherine, visor, guanti e altri dispositivi che limitano i movimenti, la visuale, e tengono caldo.
Si sperimenta per la prima volta la paura per la propria incolumità, la paura di venire contagiati , e di contagiare i propri cari.
Il carico di lavoro, soprattutto nelle zone più colpite dall’epidemia, è notevolmente aumentato. Bisogna fare triage. Ci si trova di fronte ad un aumento di casi gravi e di decessi.
Ne discutiamo di nuovo con Mirko La Bella, psicoterapeuta, specialista in disturbi da stress, che è rigorosamente on-line su Skype.
Con lui abbiamo registrato la prima puntata del podcast, sullo stress da combattimento e soccorso, che vi invito ad andare a recuperare.
Analizzeremo il rischio di PTSD per gli operatori sanitari, per i soccorritori, coinvolti nella guerra al virus.
Proveremo a proporre delle tecniche semplici e veloci da applicare, per preservare al massimo la capacità e la salute mentale, per tutti.
Discuteremo del rischio aumentato di episodi di violenza domestica dovuto alla quarantena e alla convivenza forzata in spazi ristretti.
Buon ascolto!
Link utili:
Consiglio nazionale ordine psicologi
Tecnica di gestione dello stress: EMDR
Libro sulla mindfulness
Il numero antiviolenza e stalking
App Clarity, per cominciare a praticare meditazione
The Neuroscience of Mindfulness Meditation
Stress da coronavirus, consigli dall’OMS su come arginarlo – ISS